L’INIZIO DI UN’ERA: LA PUBBLICITA’ E LA SUA EVOLUZIONE
Spesso sorge spontaneo porci degli interrogativi in merito alla storia della pubblicità, ai quali, però, risulta complicato dare risposta.
Intesa come mezzo di comunicazione, la pubblicità è un fenomeno che ha radici molto lontane, ciò sta a dimostrare che la necessità di comunicare è sempre stata evidente.
Ormai parte integrante della vita di ognuno di noi, ogni giorno la incontriamo sul nostro cammino in “abiti” diversi, a volte senza rendercene conto.
In quale momento storico si è sviluppata la prima forma di pubblicità?
Diversi sono i momenti su cui si articola la storia della pubblicità. Individuarne l’istante preciso risulta davvero molto difficile, ma su una cosa siamo certi, già all’epoca dei Greci e dei Romani esistevano insegne sopra gli ingressi delle botteghe sulle quali gli ambulanti avevano modo di descrivere le qualità dei loro prodotti. Le tecniche comunicative utilizzate hanno messo in atto ciò che oggi chiamiamo “operazioni finalizzate alla promozione di beni e servizi“.
La svolta
Un’importante evoluzione nella storia della pubblicità si ha sicuramente con l’invenzione della stampa a caratteri mobili realizzata da Gutenberg nel XV secolo, che ha creato i presupposti per la nascita della pubblicità moderna.
Con l’evolversi della tecnica si ha l’esordio dei primi manifesti ed i primi periodici dove vengono inseriti annunci pubblicitari, le così dette “Réclame”.
E’ con la rivoluzione industriale che si apre una fase importante del mercato pubblicitario. Dopo la prima metà del 1800 nascono in Francia le prime strutture specializzate nella vendita di spazi sui giornali. Nel 1863, in Italia, sulla stessa corrente, Attilio Manzoni fonda una concessionaria che nel giro di pochi anni amplia l’offerta offrendo ai propri clienti anche la creatività.
Più prodotti per più bisogni
Negli anni venti abbiamo una nuova spinta in avanti. Negli Stati Uniti iniziano i primi cambiamenti necessari al sostegno dei consumi in risposta alle esigenze delle aziende che grazie allo sviluppo economico producono in grosse quantità cercando di evitare l’accumulo di “surplus”.
Il bisogno dei produttori è cambiato, non si limita più a far conoscere l’esistenza del prodotto ma in aggiunta vi è quello di farlo “preferire ad altri”. Si inizia ad analizzare le modalità d’azione, tentando di migliorarne l’efficacia, gettando cosi le basi della cultura del marketing.